domenica 14 dicembre 2014

FOOD IS LIFE

Food is hunger, food is sweet, food is rich and poor, food is discovery, food is travel, is color, is joy, is land and sea,food is exchange, food is money...food is fast and slow, food is home and street, food is play and work, food is celebration, food is fashion, food is present and future, food is my and yours, food for everyone because FOOD IS LIFE.
Più o meno così recita lo spot food-life di Expo 2015 e sarà proprio l'arrivo di un' Expo dedicata all'alimentazione che suscita in noi la curiosità di sapori nuovi. Le nostre abitudini cambiano, ricerchiamo cibi sani ed io compro uova bio, latte fresco e seguo food bloggers alla ricerca della Julia Child contemporanea:)
Seguo Alice che tra un abito in chiffon, un filo di rossetto rosso, un viaggio ed un' emozione mi consiglia una vellutata o madeleines natalizie. Se questo adorabile blog dovesse essere un profumo, sarebbe una fresca lavanda.
Seguo Gnambox, il nuovo concept-blog di Stefano e Riccardo, un contenitore giovane che accoglie ospiti ed amici in una cucina industriale con piastrele bianche in cui si condividono idee e ricette. Se questo blog fosse un quadro sarebbe un dipinto d'arte contemporanea:)
Seguo Valeria, accademica e poetica...il suo blog una lunga storia d'amore.

www.agipsyinthekitchen.com
www.gnambox.com
www.mylifelovefood.com


Gustav Almestal





Irving Penn




 


mercoledì 3 dicembre 2014

Modalità Cocooning

Una tendenza molto diffusa negli ultimi anni è quella di rendere gli spazi aperti al pubblico accoglienti ed  intimi.
Modalità cocooning nel senso di rifugio, bozzolo.
Showrooms, ristoranti, bar e librerie si trasformano in eleganti saloni con comodi divani, ceramiche raffinate e se, per nostra fortuna, ci trovassimo in uno spazio post-industriale come "Nonostante Marras", sarà facile trovare anche dolci (rigorosamente sardi;) libri, fiori e musica in sottofondo. Un luogo in cui lasciarsi andare e sognare, più cocooning di così;)









Nonostante Marras - concept store
Via Cola di Rienzo, 8 Milano

sabato 22 novembre 2014

Tricot

Calpesto foglie gialle per strada, avvolta in un caldo maglione sferruzzato da Vanessa, ho le mani e le gote fredde, ho voglia di caldo, di casa...
ripenso a Vanessa, mia amica e giovanissima knitter, ai nostri caffè, alle parole sincere, alle sue mani veloci che creano trame, nodi e piccoli sogni.

"Perchè la notte è mia e per quanto sia difficile restare sveglia proprio quando tutti chiudono gli occhi, io apro i miei. Seduta sul divano tra ferri e gomitoli e un gatto pigro a tenermi compagnia sferruzzo felice vagando tra mille pensieri".










Claire-Anne O'Brien


                      http://www.facebook.com/pages/Non-è-cioccolato/178306495678513?fref=ts


giovedì 20 novembre 2014

Le città invisibili

Zoe

L’uomo che viaggia e non conosce ancora la città che lo aspetta lungo la strada, si domanda come sarà la reggia, la caserma, il mulino, il teatro, il bazar. In ogni città dell’impero ogni edificio è differente e disposto in un diverso ordine: ma appena il forestiero arriva alla città sconosciuta e getta lo sguardo in mezzo a quella pigna di pagode e abbaini e fienili, seguendo il ghirigoro di canali orti immondezzai, subito distingue quali sono i palazzi dei principi, quali i templi dei grandi sacerdoti, la locanda, la prigione, la suburra. Cosí – dice qualcuno – si conferma l’ipotesi che ogni uomo porta nella mente una città fatta soltanto di differenze, una città senza figure e senza forma, e le città particolari la riempiono. Non cosí a Zoe. In ogni luogo di questa città si potrebbe volta a volta dormire, fabbricare arnesi, cucinare, accumulare monete d’oro, svestirsi, regnare, vendere, interrogare oracoli. Qualsiasi tetto a piramide potrebbe coprire tanto il lazzaretto dei lebbrosi quanto le terme delle odalische. Il viaggiatore gira gira e non ha che dubbi: non riuscendo a distinguere i punti della città, anche i punti che egli tiene distinti nella mente gli si mescolano. Ne inferisce questo: se l’esistenza in tutti i suoi momenti è tutta se stessa, la città di Zoe è il luogo dell’esistenza indivisibile. Ma perché allora la città? Quale linea separa il dentro dal fuori, il rombo delle ruote dall’ululo dei lupi?

Le città invisibili 
di Italo Calvino
Einaudi, Torino 1972

Vele di Scampia

venerdì 24 ottobre 2014



328 3615196
miscrivia@gmail.com
                                                 

giovedì 23 ottobre 2014

martedì 21 ottobre 2014

LaFlavia Four Rooms

Se vi raccontassi di un luogo descrivendolo così:

Un palazzo di fine ottocento, a Milano, carte da parati con una palette di colori di grande impatto, lampade anno '70, tappeti fatti a mano da donne di Darjeeling, tisane biologiche, una selezione di libri di arte, fotografia e filosofia orientale, un terrazzo bucolico e delle bici a disposizione degli ospiti, vi verrebbe voglia di andare?










laflavia4rooms.com

domenica 5 ottobre 2014

Istanbul-atto III

Tra un panino al pasce sulla riva del bosforo ed un autentico bagno turco continua il mio viaggio...




Istanbul Modern: proiezioni, mostre fotografiche, esposizioni, l'installazione di Richard Wentworth composta da libri sospesi in aria  e, senza dubbio, una pausa pranzo al ristorante del museo con vista sul Bosforo.


Sarkis

Richard Wentworth


Handen Borutecene


Semiha Berksoy

Semiha Berksoy

Semiha Berksoy



Ho trascorso l'ultima serata al 360, sesto ed ultimo piano di un palazzo sulla Istiklal, in cui consiglio di cenare, bere, ballare e godere il panorama dalla terrazza che vi lascerà senza fiato;)